Le pagelle degli Aranci

Scusate la frammentazione, ma ora ci siamo.

Roberto (gk): Nonostante i dolori osteo-articolari multipli resta una certezza, anche se soffre il pallone leggero e se ne lamenta. In passato osava di più (ricordo alcuni suoi gol a Piero), tuttavia non è stato elogiato abbastanza per i suoi lanci lunghi, che si rifanno ad un noto schema trapattoniano (ricordate lo schema Toldo-Bati che ci ha portato al terzo posto in campionato?). Unico neo, la respinta corta sui piedi del Leo.

Giocatore di riferimento: Lev Yashin (se si vestisse di nero) o Richy Albertosi
Voto: 6,5

Mario: Dov'è? Dov'è il bomber che avevamo lasciato qualche mese fà? Dove il caterpillar che passato il centrocampo (a volte anche prima) liberava il suo sinistro al fulmicotone? Confesso che per un attimo, e anche più, ho pensato avesse mandato un suo cugino. Forse la cattiva forma fisica, forse è confuso dal non vedere Roberto tra i pali, forse gli manca il calcio d'inizio, insomma è irriconoscibile. E non mi venga a dire che "ha fatto gli assist". Come direbbe il grande filosofo contemporaneo Rino Gattuso: "se uno nasce quadrato non può morire tondo". Restiamo in attesa di vedere il Mario vero.

Giocatore di riferimento: Pazzini (anche se me lo ricordavo Bobone, quello vero)
Voto: 6- (ma ero tentato di non giudicarlo).

Marco: Si vede che gioca frenato. Non nella corsa (lì lo è sempre stato), ma nell'estro. Un Picasso del pallone quale lui è, non può di colpo mettersi a dipingere paesaggi. L'estro deve essere lasciato libero di esprimersi. Inutile chiedergli di restare, di tornare, di passare il pallone o di non sbagliare i gol facili (capito Claudio?), altrimenti diventa triste e, oltre a non restare, non tornare, ecc., non crea. Liberatelo! Cerca spesso di servire Mario (o il suo cugino) e si sforza di essere disciplinato. Non brilla.

Giocatore di riferimento: sta tra Redondo (dopo l'infortunio) e Kubik. Si decida.
Voto: 6

Claudio: Severe sanzioni disciplinari (e forse un corso di yoga che non ha mai confessato) ne hanno smorzato la vis polemica, e oggettivamente il campionato ne dovrebbe aver tratto giovamento. Eppure, non so perché, se ne sente la mancanza. Il paragone è facilissimo: di che parlano i giornalisti se hanno un Cassano che non fa cassanate? (Arriverà a coprirsi la bocca mentre manda affanculo l'Orangi?) Autorevole nel gioco riesce ad esprimersi al meglio quasi in ogni parte del campo. Certo la squadra sarebbe più equilibrata se restasse di più in difesa, ma lui non regge e sale, sperando che qualcuno resti al posto suo. Più di una volta vedendolo partire rabbioso (di solito parte dopo che Marco si mangia l'ennesimo gol a porta vuota), dritto verso l'area avversaria, ci siamo chiesti: "va a fare gol o stavolta gli tira davvero?".

Giocatore di riferimento: Felipe Melo senza abbronzatura (ché dire Cassano era troppo facile).
Voto: 7

Beppe: Inganna gli avversari, e pure i compagni di squadra, partendo in sordina, quasi nascosto in banda destra. Poi fa subito vedere di che pasta è fatto. Lui stesso dichiara, in una intervista del post partita, che a novembre entra in forma (e a dicembre ne esce, aggiungiamo noi), ma a questi livelli non si era mai visto. I suoi non sono semplici gol, sono citazioni: il primo ad esempio fa il verso alle bordate del miglior Ibra. Per umiliare ancor più gli avversari (molti dei quali, ricordiamo, suoi ex compagni di squadra), oltre a non tirare mai di punta, torna anche in difesa. E, incredibile, corre! Ma il capolavoro, il babà, insomma la ciliegina sulla prestazione, la mette al sessantesimo, quando con un tiro al volo di rara potenza e precisione, spezza le reni ai Gialli e regala la vittoria ai suoi. Immenso.

Giocatore di riferimento: Roberto Carlos
Voto: 8 (che 10 l'ho dato solo a Maradona nella partita contro l'Inghilterra).