venerdì 21 novembre 2008

L'Importante è partecipare

Per dire la verità non mi sento per niente demolito, anzi devo ringraziare il fine commentatore che dimostrando la sua ( e solo sua) ormai nota sensibilità, " capisce" e si accorge che il calcio / calcetto "vero" si basa su altre misure che purtroppo non si trovano nel DNA di qualcuno. Ricordo, per fare una parafrasi, di una sera a teatro, un concerto, suonava Pollini mitico pianista universalmente riconosciuto, ero li', seduto e fra me e me pensavo: che palle!! Lo so ci devo stare, ci lavoro! Ma che coglioni....quando l'occhio mi cadde su una personcina li seduta accanto a me, c'era qualcosa di strano, lo guardai meglio.....piangeva.... alla fine non mi trattenni e ci attaccai discorso, beh lui piangeva per le forti emozioni che stava provando..mentre io ero li come lui ma mi facevo due coglioni così!!! Ma vi chiederete ma che cazz. vuoi dire? Semplice è che le cose si sentono e si interpretano ognuno in modo diverso...per me, scusate ma mi ripeto, è molto piu' grafiticante una bella prestazione, con giocate belle scambi al volo, tiri improbabili, dribling e palla "viva" tra i piedi non una boccia da bowling. Se poi perdo, sbaglio o qualunque altra di queste normalità, pazienza ...pero' non dimenticate ...posso anche giocare per vincere giocando ordinatamente li dietro..certo per Claudione si fa questo e altro ..ma che palle!!

4 commenti:

  1. Complimenti per l'ottimo post, molto apprezzato.
    GV

    RispondiElimina
  2. Hai perfettamente ragione.....tranne che per il pallone che ha fatto rinascere IL NONNO LA ROSA....porc.. ancora non l'ho digerita la sconfitta.

    RispondiElimina
  3. E chi lo dice che non è più gratificante una bella prestazione, con giocate belle e scambi al volo, tiri improbabili, dribbling e palla "viva" tra i piedi?????
    L'unica cosa che vedo spesso sono i tiri improbabili e la palla "viva" tra i piedi nel senso che è come una anguilla e non la tieni mai.
    Non è questo il mio "metro" di giudizio.
    Mi sono divertito molto di più quando mi è capitato di giocare con qualcuno sicuramente più forte almeno di me (ti ricordi il Carovani?), con la palla che gira in modo diverso e con un gioco di squadra che noi sicuramente non pratichiamo.
    Comunque va bene anche così purche la palla continui a "ruzzolare".

    E sennò di' che si discuterebbe?

    RispondiElimina
  4. E pensare che anche io sono andato a vedere Pollini per ben due volte, una delle quali a Siena, e anche se confesso di non aver pianto, devo dire che mi ha aperto a mondi prima di allora sconosciuti.

    Visto che anche partendo dal pallone si può arrivare a parlare di filosofia?

    RispondiElimina